Città del Messico, Puebla e il Cile sono i luoghi dell'infanzia e della prima formazione universitaria di Paulina Herrera, architetta classe ‘78.
La tesi su “L’immagine in movimento e la percezione dinamica dello spazio architettonico” è quanto di più rappresentativo possa esserci per una giovane professionista che arriva in Sardegna nel 2009 con un dottorato di ricerca dell'Università di Cagliari. Nel suo delicato ma tenace moto perpetuo, Paulina impara a tessere nei laboratori di Samugheo con la storica artigiana Maria Antonia Urru, inizialmente come designer poi come tessitrice per sperimentare, creare fino ad insegnare.


Dall’architettura alle arti figurative, dal design alla realizzazione artigianale di manufatti, per una creativa come Paulina il salto è breve, quanto la distanza tra l'America latina e un’isola del Mediterraneo.


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